Si fa presto a chiedere “quanto costa un safari?” Ma è una domanda con una risposta complessa e articolata e non è altrettanto veloce rispondere. Ogni safari è diverso dall’altro e ci sono molti aspetti che incidono sul costo. Vediamo quali sono i più importanti.
Nel costo di un safari ci sono molte voci
La risposta alla domanda “quanto costa un safari?” deve necessariamente tenere conto di molti fattori specifici. “Safari” può volere dire molte cose, anche molto diverse fra loro. Anche quando parliamo di safari della stessa durata che seguono gli stessi itinerari, il costo complessivo del viaggio può essere considerevolmente diverso. Perché?
Soprattutto sui social media, sempre più spesso si leggono domande e richieste di informazioni che si limitano a chiedere il “prezzo di un safari”, come se un safari fosse un servizio standard prodotto in serie, sempre uguale, comprabile, identico ovunque, indipendente da chi ti fornisce i servizi.
Chiedere il prezzo di un safari è come chiedere “quanto costa un cavallo”; la cui risposta è, ovviamente, “dipende dal cavallo”: ci sono cavalli giovani ed anziani, cavalli da corsa o ronzini. Può sembrare un esempio non calzante ma invece calza eccome.
Safari di massa o safari esclusivo?
Altre agenzie safari propongono safari di 2 giorni in minibus da otto persone, senza guida, che sono esperienze molto diverse p.es. da safari privati per due persone con guida professionale in Land Cruiser. Oppure, ci sono molte agenzie che offrono safari con alloggio in grandi strutture turistiche da 60 dollari a notte e altre agenzie che offrono safari in alloggi privati, in angoli di savana molto esclusivi da 600 dollari a notte. Evidentemente, si tratta di servizi e soluzioni di viaggio molto, molto diverse, con costi completamente diversi e livelli di qualità non confrontabili.
In un safari l’itinerario conta, i tempi contano
Chiedere “quanto costa un safari?” è come chiedere quanto costa andare ai Caraibi via mare: farlo con una crociera turistica ha costi completamente diversi rispetto ad arrivarci in barca a vela privata con equipaggio a disposizione. Il mare è lo stesso per tutti, come lo è la savana; ma, a differenza del mare, in savana anche gli itinerari ed i tempi sono determinanti nel valutare la qualità di un safari.
Per capire il costo di un safari, è essenziale approfondire quale itinerario si seguirà e in che tempi si percorre. In particolare, se parliamo di un safari nei più grandi parchi nazionali kenioti (che, come Tsavo, da soli possono essere più grandi di intere regioni italiane), dire semplicemente che si tratta di “un safari a Tsavo Est e Tsavo Ovest” non chiarisce il valore vero del safari.
In un safari a Tsavo Est e Tsavo, teoricamente, si può attraversare il parco velocemente quasi senza soste; oppure, si può trascorrere all’interno del parco diversi giorni e notti, girando per tutto il tempo a disposizione.
Con “visitare Tsavo Est” si potrebbe quindi intendere un attraversamento rapido da gate a gate in velocità, oppure si potrebbe intendere fare ore e ore di suggestivi ed emozionanti game drive per visitarne gli angoli più interessanti. È evidente che non si tratta della stessa esperienza, anche se a prima vista l’itinerario può sembrare simile.
Quanto costa un safari? Dipende dall’itinerario e da quanto approfondisci i relativi luoghi.
Quanto tempo si dedica realmente ai safari
Ci sono programmi safari turistici che prevedono esagerazioni come “tre parchi in tre giorni”. Non è necessario essere esperti di safari per capire che, date le enormi distanze e dimensioni dei parchi, se si vuole vedere tutto in poco tempo a costi economici, si dovrà affrontare il viaggio in velocità e non ci sarà tempo di fermarsi a vedere granché.
Il parco di Amboseli, ad esempio, dista circa 250 km dalla costa: per raggiungerlo non ci sono autostrade e si devono attraversare dei parchi. Un itinerario ideale prevederà di fare safari nel parco, mentre lo si attraversa. Ma se un programma safari prevede solamente 3 giorni per fare “un safari ad Amboseli” ed un altro programma safari ad Amboseli impiega invece 5 – 6 giorni, è chiaro che i costi saranno differenti, così come le emozioni che si proveranno.
Safari frettoloso o safari tranquillo?
Un programma di safari economico e frettoloso dedicherà al massimo qualche ora di game drive all’interno di un parco. Un programma safari che prevede itinerari più curati ed articolati su più giorni, (anche sulle medesime tappe) avrà costi differenti e regalerà suggestioni indimenticabili.
Quanto costa un safari? Dipende dal tempo che gli dedichi.
Differente qualità di lodge, hotel, campi, servizi
Ritornando alla domanda da cui siamo partiti: “ma quanto costa un safari?”, la risposta è: “dipende”.
Quando si inizia a pensare ad un viaggio safari, ciascuno fissa un proprio budget ideale di spesa.
Questo non significa però che si debba pensare che ogni lodge o campo tendato siano equivalenti. La convinzione comune è che per stare a più stretto contatto con la natura, si debbano accettare alloggi “spartani” o disagevoli.
Lodge e campi che rispettano l’atmosfera tipica del safari
I lodge, i campi, le strutture dove alloggiare in un safari in Kenya non sono tutte uguali. Nelle strutture più turistiche l’essenza del safari è del tutto assente: non c’è un reale contatto con la natura, le emozioni sono banali e dozzinali, l’esperienza del viaggio safari è drasticamente ridotta.
Per abbassare i prezzi dei safari, le agenzie turistiche scelgono soluzioni rivolte ad un turismo di massa, ovvero enormi lodge dotati di tante camere con aria condizionata gelida, parcheggi lastricati, grandi ristoranti a buffet, piscine, sale conferenze e addirittura gonfiabili per bambini. Queste soluzioni sviliscono l’essenza del viaggio e quella che dovrebbe essere l’atmosfera di un autentico safari.
La nostra proposta non prevede di alloggiare in nessuna struttura da turismo di massa. Si può godere di comodità e di lusso senza rinunciare al contatto con la natura. Nei nostri safari si viaggerà in pochi. Con The Bush Camp si alloggerà in autentiche e lussuose tende da safari in mezzo al nulla, con l’acqua della doccia scaldata sul fuoco, cenando con cibo italiano perfettamente cucinato, ma rimanendo soli in mezzo al bush, magari ammirando il passaggio degli animali.
Ti offriamo quindi una sistemazione che può avere costi superiori rispetto alle soluzioni turistiche, ma che risulterà di enorme fascino e suggestione: avventura, comodità e atmosfera da safari sono del tutto conciliabili.
Safari con piccoli numeri e in luoghi esclusivi
Oggi nei safari il vero lusso è rappresentato dai piccoli numeri e dall’esclusività dei luoghi. Quindi l’equazione in safari è la seguente: più esclusivo significa più piccolo, più eco, più a contatto con la natura; mentre più economico significa più turistico, meno autentico, più superficiale.
Anche alla luce di tutto questo, la domanda “quanto costa un safari?” può avere solo una risposta: dipende che cosa include e con quale qualità e attenzione.
I tempi di un safari
Forse non tutti sanno che i safari prevedono dei costi di ingresso ai parchi naturali e alle riserve. Il peso di questo costo può incidere notevolmente sul safari, soprattutto quando si paragonano offerte apparentemente “convenienti”.
Rimanere nei parchi ha costi maggiori
Ogni ticket di entrata ai vari parchi del Kenya ha una durata di 24 ore, non un minuto di più. Superate le 24 ore, scatta il pagamento del ticket successivo. Per risparmiare su questi costi, molti operatori turistici decidono di “stare a cavallo” del ticket con una notte, ovvero entrare nella giornata tardi e uscire la mattina presto il giorno dopo.
C’è chi programma “perdite di tempo” in negozietti di souvenir prima dell’entrata e chi si inventa rientri su veloci e lunghissime strade asfaltate fuori dai parchi, pur di non ripassare all’interno del parco per non aggravare i costi dei ticket.
Qualcuno addirittura decide di accedere ai parchi da lunghe e noiosissime strade asfaltate, evitando di attraversare un parco in più (e pagare un ticket in più) che invece consentirebbe di entrare più velocemente al gate del parco successivo.
Scegliere gli orari migliori, non quelli che costano meno
Anche chi non è esperto di safari sa che le ore più fresche della mattina sono le migliori per vedere gli animali in azione. Quindi, un programma ideale dovrebbe prevedere di entrare nel parco e cominciare a fare game drive nelle prime, fresche ore del mattino, operazione che richiede maggiori costi di ticket.
Altri, che desiderano risparmiare sui costi di ingresso, entrano nei parchi intorno alle undici del mattino, correndo verso il ristorante per il pranzo imminente, perdendosi i grandi spettacoli degli animali in movimento.
Tutte queste piccole scelte di itinerari, di tempi e di dettagli si traducono in costi diversi e dunque in prezzi finali diversi.
Rispettare il proprio budget significa scegliere la proposta migliore
Certamente, il budget complessivo per il proprio safari rimane il punto più importante da rispettare in tutte queste valutazioni. Va però considerato che un safari è un’avventura che capita e ci si concede raramente nella vita; pertanto, per tale occasione vale la pena utilizzare i propri quattrini al meglio, rivolgendosi p.es. a chi utilizza il tempo al meglio e ti programma itinerari soprattutto all’interno dei parchi, e non fuori.
Quanto costa un safari? Dipende anche da come si usa il tempo.
Una guida certificata, preparata, italiana
Quando decidi di partecipare ad un safari, valuta con attenzione se il safari è accompagnato da una guida certificata. Diverse agenzie offrono safari economici che non prevedono nessuna guida certificata. Nei pacchetti safari più economici il gruppo è spesso accompagnato da un autista senza certificazioni per safari o da un accompagnatore che il più delle volte è qualcosa di simile a un animatore di villaggi turistici.
Invece, disporre di una guida certificata è una scelta che qualifica nettamente l’esperienza safari, ma ha costi diversi rispetto a utilizzare l’autista o un animatore come guida.
Una guida safari certificata ti apre gli occhi
Con una guida certificata scoprirai che in un safari ci si può emozionare non solo davanti a leoni e elefanti, ma anche di fronte ad un uccellino o per piante incredibili o formazioni geologiche affascinanti. Con una guida professionale e preparata puoi scoprire cose che non immaginavi o che non avresti notato. Una guida certificata ti darà informazioni scientifiche ed accurate su qualsiasi tema, e non solo barzellette, chiacchiere e storielle per turisti su leoni ed elefanti.
Quando sarai nel pieno del safari, p.es. osservando come si manifesta la struttura sociale degli elefanti, una guida certificata ti farà capire e vedere direttamente l’intelligenza e lo sviluppo sociale che si manifesta nel branco che hai di fronte. È un tema complesso, affascinante e visibile direttamente durante il safari. Ma è un tema che va studiato e osservato, e di cui non puoi parlare improvvisando o con leggerezza.
Invece, al massimo, un autista ti indica da lontano il maschio elefante, la femmina, il cucciolo. Nient’altro.
Quindi la presenza una guida certificata rende un safari più costoso? È più corretto dire che la presenza di una guida certificata di safari garantisce che il safari stesso sia completo e soddisfacente in ogni aspetto. Una guida safari ha frequentato corsi specifici, ha superato esami ed è stata certificata da enti preposti a garantire la qualità dei safari in Africa a questo scopo. Scegliere il tuo safari affidandosi ad un autista o ad un animatore è una scelta che può ridurre i costi, ma allo stesso tempo banalizza la tua esperienza, la impoverisce di emozioni e la rende spesso insoddisfacente.
Invece, fare safari affidandosi ad una guida certificata professionale garantisce che il tuo safari sia l’esperienza indimenticabile che desideri.
Quanto costa un safari? Dipende anche dalla guida che ti accompagna.
Veicoli fuoristrada o minibus?
I mezzi utilizzati in un safari in Kenya e, in generale, la sicurezza nel viaggio è un tema fondamentale per i costi di un safari.
Molti viaggiatori danno per scontato che il proprio safari si svolga con mezzi fuoristrada. Ciò è vero nella maggior parte degli altri paesi africani. Solo in Kenya ed in parte in Tanzania si usano minibus al posto di fuoristrada. Questo accade perché soprattutto in Kenya e Tanzania si è diffuso il fenomeno dei safari di massa a basso costo. Il mezzo utilizzato è una voce molto impattante del costo complessivo di un safari ed è molto indicativa della qualità complessiva dell’esperienza.
Minibus, sintomo di organizzazione improvvisata
Perché una agenzia safari sceglie un minibus? Perché sono più economici da acquistare, ci stanno più persone all’interno e i costi di manutenzione sono minori. Il minibus è inevitabilmente la soluzione economicamente migliore per un safari mordi-e-fuggi, di breve durata e destinato a ospiti di villaggi turistici che intendono il safari come una piccola escursione dal mare, anziché il cuore della propria vacanza in Kenya e l’esperienza di una vita.
Tutte le strutture, i lodge o le riserve di alto livello scelgono inevitabilmente fuoristrada di elevata affidabilità come Land Cruiser o Land Rover per gli spostamenti in safari dei propri ospiti. Non usare fuoristrada per un safari è il sintomo di una organizzazione improvvisata.
Un safari di alto livello non utilizza minibus per innumerevoli ragioni. Per quanto le strade all’interno dei parchi siano ben tenute e solitamente non presentino problemi di percorrenza, durante le piogge o in caso di piste particolari avere un fuoristrada dà una sicurezza maggiore e permette di districarsi anche nelle situazioni più complicate.
Inoltre, i minibus di colore bianco sono davvero un colpo per l’occhio quando punteggiano la savana. Le altre auto solitamente sono di colore verde o beige, sono molto meglio integrate con l’ambiente circostante e sicuramente sono più in tono esteticamente con l’avventura safari.
Più concretamente, ci sono alcune zone nel parco di Masai Mara inaccessibili ai minibus. In queste zone i minibus quasi non si incontrano, proprio perché i guadi rocciosi sono troppo impegnativi per i pulmini.
Quale visibilità per gli ospiti dall’interno del veicolo
C’è soprattutto da valutare un tema di visibilità dall’interno dei veicoli. Auto professionali attrezzate da game drive sono più alte, molto più “aperte” con tetti e addirittura con pannelli laterali che si aprono completamente; questo consente ai viaggiatori di “respirare il paesaggio” anche durante gli spostamenti, evitando di accontentarsi di un basso “posto finestrino” con un tettuccio apribile.
Assicurazioni e responsabilità civile dei veicoli in un safari
Tutti i mezzi utilizzati per un safari devono avere un’assicurazione. Ma non sono tutte uguali. Spesso l’assicurazione in questione è solo una banale “third party”, ovvero una responsabilità civile a bassi massimali e inerente solo agli incidenti cui può incorrere il mezzo. Non proteggono gli ospiti.
Essere protetti da assicurazioni dedicate è molto importante durante una avventura safari; inoltre, dovrebbe essere doveroso da parte dell’organizzatore stipulare una copertura per il servizio di evacuazione medica di urgenza Flying Doctor per ogni proprio ospite. Ma ben pochi lo fanno.
Quanto costa dunque un safari? Dipende anche dai mezzi e dalle assicurazioni.
Il tuo budget vale esperienze indimenticabili
Fatte queste valutazioni, appare evidente che un “Safari di quattro giorni a Tsavo ed Amboseli” è la descrizione troppo semplificata di un’esperienza che può essere molto, molto diversa da ciò che ti aspetti. Anche se magari in ogni caso “vedrai un leone”, servizi differenti potranno contenere situazioni molto diverse tra loro, esperienze diverse, emozioni diverse, che possono avere costi molto diversi, come qui illustrato.
Quali domande porre per scegliere un safari?
Quindi, per decidere a chi affidarti per il tuo safari e per eventualmente confrontare diverse offerte, la domanda corretta da porre non è “quanto costa il safari” o, quantomeno, la domanda non deve essere solo quella. Per capire se il safari che stai acquistando vale la somma che costa e confrontare diverse proposte, poni queste domande:
- quanto costa il safari
- con quale mezzo si viaggia e che assicurazioni ci sono
- quali luoghi visitiamo
- quanti ticket paghiamo
- dove dormiamo
- quante ore faremo di asfalto e quante ore di vero game drive
- chi ci accompagna e che certificazioni ha
- a che orari entriamo nei parchi
Solo valutando queste risposte si può decidere qual è il safari migliore per la tua esperienza. Con queste risposte avrai tutte le informazioni necessarie, potrai valutare cosa ritenere irrinunciabile per il tuo safari e a cosa rinunciare per risparmiare.
Informandosi in questo modo, alla fine della valutazione molti viaggiatori trovano più logico e conveniente non rischiare con proposte troppo economiche, oppure acquistare un safari più breve ma fatto meglio. Solo con le giuste informazioni si può confrontare e scegliere come acquistare al meglio il proprio sogno di safari.
Contatta Bush Company per conoscere le informazioni indispensabili prima di prenotare il tuo safari in Kenya! Ti risponde Camilla, la nostra guida certificata madrelingua italiana.
Buon safari!
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